Assistiamo ormai a un continuo aumento di attacchi cyber che diventano sempre più complessi e articolati.
I cyber-criminali non attaccano soltanto banche e grandi multinazionali. Gran parte del loro fatturato è infatti realizzato attaccando decine di migliaia di medie, piccole e micro imprese completamente impreparate a affrontare efficacemente la minaccia.
I criminali bloccano l’operatività di queste imprese per poi chiedere un riscatto, rubano i loro asset, i loro dati o spiano le loro strategie di business.
Questo mette a rischio la sopravvivenza stessa dell’impresa. Tuttavia molti di questi attacchi sfruttano vulnerabilità banali presenti nei sistemi informativi dell’impresa o una mancanza di consapevolezza di questa problematica da parte del personale interno.
L’innalzamento dei livelli di sicurezza delle piccole e micro imprese è un passaggio fondamentale per la messa in sicurezza delle filiere produttive.
Un soggetto apparentemente marginale all’interno di una filiera e non dotato di adeguate protezioni di sicurezza, può essere utilizzato come base per portare attacchi al cuore dell’organizzazione capo-filiera, secondo il principio “dell’anello più debole della catena di sicurezza”.
Un numero sempre maggiore di attacchi a grandi imprese capo-filiera viene infatti realizzato grazie a vulnerabilità presenti nelle imprese, possibili “anelli deboli” delle loro filiere.
Questo innalzamento è particolarmente importante in un momento di forte trasformazione digitale del settore industriale (industria 4.0) che aumenterà l’integrazione tra le aziende appartenenti a una filiera, aumentando, di conseguenza, anche la superficie d’attacco disponibile ai cyber-criminali.
Il Workshop presenterà a San Marino, il Framework Nazionale di Cybersecurity e i Controlli Essenziali che da esso ne sono derivati. Tali controlli sono scaturiti attraverso una consultazione pubblica che ha coinvolto 200 dei maggiori esperti di cybersecurity presenti in Italia.